IL DECLINO DELLA FERTILITA'
Il fenomeno del declino della fertilità è comune a quasi tutti i paesi industrializzati, ma in nessuno di essi ha avuto un'evoluzione così marcata come in Italia. Il tasso di fertilità nei 15 paesi dell'Unione Europea fra il 1960 e il 2007 è sceso da 2,59 a 1,50 figli per donna, mentre in Italia si è quasi dimezzato (dal 2,41 all'1,29).
"Il calo delle nascite in Italia è un dato evidente, complice anche un'evoluzione della società che ha spostato in avanti, circa 35 anni l'età media delle donne che scelgono di diventare madri. Le difficoltà a rimanere incinta, quindi, aumentano e l'introduzione della Legge 40 non ha migliorato la situazione".
"In soli 4 anni, dall'entrata in vigore della Legge, le nascite sono diminuite del 2,78%. Per non parlare delle altre gravi conseguenze: è quadruplicato il numero delle coppie che, con la speranza di concepire un figlio, si sono recate all'estero (+200%) e le gravidanze multiple sono passate da un 16% ad un 23%, con conseguenti rischi per la salute dei feti, che possono portare alla morte neonatale per prematurità".
Cala così il numero di nascite in Italia (519.731 nel 2004 e 505.202 nel 2007, ben 14.528 nati, 2,79%, in meno) mentre quello dei nati stranieri registra un fortissimo incremento (da 48.925 nel 2004 a 57.925 nel 2007 con un saldo di +8840 nati, ben il 15,3% in più in soli 3 anni).
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