28.4.08

LA PATERNITA' MINACCIATA


In genere, sono le donne che vogliono essere madri, perché la maternità è un bisogno molto radicato, nei desideri inconsci, nel corpo, nelle radici biologiche dell’umano, e in genere invece sono i padri a sottrarsi. C’è difatti un’analisi del fenomeno dei “Peter Pan”, uomini che non vogliono crescere, che hanno difficoltà ad assumersi la responsabilità paterna. C’è un modello maschile che è cambiato moltissimo, c’è ormai l’idea che si è uomini quando si è machi, quando si è seduttori, non c’è più quell’idea di virilità protettiva, di assunzione del proprio ruolo, che era tipica del modello maschile fino a cinquant’anni fa. Quel modello di paternità responsabile si è distrutto, e non è stato sostituito da un modello altrettanto forte. La paternità è sempre stata più aleatoria, un sentimento meno profondamente radicato nel corpo, che ha bisogno del rapporto con la donna per costituirsi pienamente. La causa non è il femminismo, anzi, forse c’è troppo poco femminismo, perché attraverso il femminismo noi valorizziamo il materno, e attraverso il materno si rafforza la paternità. C’è invece una pressione diversa, di tipo sociale, a considerare il proprio progetto di vita in maniera esclusivamente individuale, partendo da una realizzazione dei desideri immediata, cioè un consumo del desiderio, un consumo del presente, e non una progettazione del futuro, e non un’assunzione di ruolo responsabile. E credo sia piuttosto questo a minacciare la paternità.