11.4.09

LA TIPICA INTOLLERANZA DEL LAICISMO


Blair sostiene che la Chiesa dovrebbe affrontare una stagione di riforma: «Le religioni organizzate vanno incontro allo stesso dilemma dei partiti politici quando si trovano di fronte a circostanze mutate. Vi è un’enorme differenza generazionale e probabilmente fra le gerarchie religiose vi è il timore che se cedono sul fronte dell’omosessualità chissà dove si potrebbe andare a finire». Se «l’atteggiamento da trincea» assunto dal Vaticano è comprensibile, da un punto di vista dottrinale non è comunque più giustificabile: il sentire comune e i comportamenti sono evoluti nel tempo, e il popolo dei credenti è molto più tollerante. I leader spirituali non possono fare finta di niente. Per loro è necessaria una «rivoluzione silenziosa del pensiero».

Risponde, sul Corriere della Sera, Monsignor Luigi Negri.
«E’ la tipica intolleranza del laicismo. Un' intolleranza pesante, forte, che dice: pensate ciò che volete, ma alla fine dovrete pensarla come noi. La Chiesa parla in base a ciò che è giusto e vero e buono. Deve partire dalla fede e cercare di illuminare grazie alla fede i problemi, i limiti e le difficoltà di una situazione concreta. Qui invece si prende la mentalità dominante, che spesso lo è in senso modernista e anticattolico, e la si fa diventare un valore. La posizione della Chiesa diventa un'opinione: se corrisponde alla mentalità corrente va bene, sennò è negativa». L' ex premier britannico si è convertito al cattolicesimo e dice che tra la gente, nelle parrocchie, la fede si basa piuttosto su «compassione e solidarietà». «Così si fa confusione, si parla di giudizio e misericordia come fossero strutturalmente contrapposti. Mentre invece la misericordia è la modalità cristiana con la quale si esprime la chiarezza di giudizio. Il mondo ha bisogno di verità». Ma nel caso dell' omosessualità e degli omosessuali? «Come diceva Giovanni XXIII: inesorabili verso l' errore, comprensivi verso l' errante. Non potremo mai dire che l' omosessualità è bene ma, attenzione, non potremo mai neppure dire che un omosessuale, per il fatto di esserlo, non può salvarsi. Una volta espresso il giudizio, si vive del massimo di misericordia possibile. Giudizio sulla questione generale, misericordia verso le persone». La posizione sull' omosessualità è un dogma? «No, però c' è una convinzione profonda della Chiesa, la concezione della morale cattolica ritiene che certi comportamenti siano gravemente scorretti dal punto di vista etico».
«Tira quest' aria, l' intolleranza che dicevo: pensala come me, e così vai bene. Una mentalità che vorrebbe insegnarci come dobbiamo essere cattolici».