3.5.09

AUDITORIUM O CHIESA ?







Nella cura della costruzione delle chiese non bisogna cedere a ideologie che tendono a oscurare la loro presenza nel territorio o a creare uno spazio ibrido che vanifica la percezione del sacro. Queste «ideologie» possono talvolta coincidere con certe mode dell'architettura, del tutto estranee alla tradizione liturgica cristiana. Da una parte ci sono i fedeli che subiscono le architetture più strampalate, i quali, se protestano vengono subito tacciati come «ignoranti» o «retrogradi»; dall'altra parte, le Curie diocesane o i responsabili dei grandi santuari che sembrano fare a gara per rincorrere l'architetto più famoso senza poi avere il coraggio di imporre alcune scelte di fondo. Fino a pochi decenni fa le chiese cattoliche avevano pianta approssimativamente a croce o quadrata. Da pochi decenni a questa parte l'architettura religiosa ha subìto una vera rivoluzione (per dire il meno): perdita del nesso tra il significante e il significato, smarrito il senso estetico, riduzione dell'arte a discorso su sé stessa (e quindi necessitante di un intermediario, cioè del critico capace di interpretarla e "spiegarla", perché ai "non esperti" il messaggio - se c'è - resta criptico).
(Nelle foto la nuova chiesa del quartiere Loreto di Bergamo)