12.1.07

TURCHIA: UN GRANDE ERRORE INGLOBARLA NELL'UE


Anton Smitsendonk, oggi commissario dell’International Chamber of Commerce per l’Estremo Oriente, ex ambasciatore d’Olanda in Cina e consigliere ministeriale in Turchia, fornisce un’antologia ragionata di quanto hanno scritto in modo distorto, in occasione del viaggio in Turchia del Papa, alcuni dei principali giornali del mondo, trascurando le dichiarazioni di segno diverso fornite da autorevoli esponenti della Santa Sede. (vedi www.chiesa)
Benedetto XVI non ha cambiato opinione circa l’ingresso della Turchia nell’Unione Europea. L’allora card. Ratzinger nel 2004 aveva detto:
1. “L'Europa è un continente culturale e non geografico. È la sua cultura che le dona una identità comune. Le radici che hanno formato e permesso la formazione di questo continente sono quelle del cristianesimo. [...] In questo senso, la Turchia ha sempre rappresentato nel corso della storia un altro continente, in permanente contrasto con l'Europa. Ci sono state le guerre con l'impero bizantino, la caduta di Constantinopoli, le guerre balcaniche e la minaccia per Vienna e l'Austria. Penso quindi questo: sarebbe un errore identificare i due continenti. Significherebbe una perdita di ricchezza la scomparsa della cultura in favore dei benefici in campo economico. La Turchia, che si considera uno stato laico, ma fondato sull'islam, potrebbe tentare di dar vita a un continente culturale con alcuni paesi arabi vicini e divenire così la protagonista di una cultura che possieda la propria identità, ma che sia in comunione con i grandi valori umanisti che noi tutti dovremmo riconoscere. Questa idea non si oppone a forme di associazione e di collaborazione stretta e amichevole con l'Europa e permetterebbe il sorgere di una forza comune che si opponga a qualsiasi forma di fondamentalismo”. – (Joseph Ratzinger a “Le Figaro Magazine” del 13 agosto 2004)
2. “Storicamente e culturalmente la Turchia ha poco da spartire con l'Europa: perciò sarebbe un errore grande inglobarla nell'Unione Europea. Meglio sarebbe se la Turchia facesse da ponte tra Europa e mondo arabo oppure formasse un suo continente culturale insieme con esso. L'Europa non è un concetto geografico, ma culturale, formatosi in un percorso storico anche conflittuale imperniato sulla fede cristiana, ed è un fatto che l'impero ottomano è sempre stato in contrapposizione con l'Europa. Anche se Kemal Atatürk negli anni Venti ha costruito una Turchia laica, essa resta il nucleo dell'antico impero ottomano, ha un fondamento islamico e quindi è molto diversa dall'Europa che pure è un insieme di stati laici ma con fondamento cristiano, anche se oggi sembrano ingiustificatamente negarlo. Perciò l'ingresso della Turchia nell’UE sarebbe antistorico”. – (Joseph Ratzinger in un discorso del 18 settembre 2004 riportato dal quotidiano cattolico di Lugano “Il Giornale del Popolo”)