3.2.07

SI PUNTA ALLA DESTRUTTURAZIONE DELLA SOCIETA'


Forse non se ne parla abbastanza, ma il tratto distintivo dei progressisti di casa nostra, orfani di Marx, della massa e di tutte le utopie sociali che di volta in volta essi hanno sostenuto, è l'individualismo nudo e crudo. Il solipsismo. Perché una società di soli si governa meglio. Perché su di essa è più facile far calare la mannaia del potere. Perché atomizzare la società e depotenziarne i cosiddetti «corpi intermedi» lascia campo libero al dilatarsi dell'azione dello Stato.
Una prova? Pensate a quanto sta accadendo coi Pacs e con la questione del riconoscimento giuridico delle coppie di fatto: si vuol far credere che una legge ad hoc sia una urgenza sociale inderogabile, salvo poi scoprire che è un'urgenza soltanto per i partiti della maggioranza e che chi sceglie la strada della convivenza, nella maggior parte dei casi, lo fa proprio perché non vuole assumersi gli oneri e i doveri del matrimonio; si dice che si vogliono garantire diritti agli individui, salvo poi scoprire che tali diritti sono già garantiti dal diritto privato. Perché, dunque, una legge a tutti i costi, se non per assestare l'ennesimo colpo alla famiglia, giustamente definita dalla Chiesa come «cellula fondamentale della società»? Ma - obiettano quelli dell'Unione - la famiglia è già in crisi di suo: i divorzi e le separazioni aumentano, di figli se ne mettono al mondo sempre meno, la prospettiva di legarsi per tutta la vita a una persona, più che come la realizzazione di un sogno e di un desiderio, è vissuta dalla maggioranza dei giovani come un incubo. E allora - pensano a sinistra - non è meglio se alla famiglia mettiamo una pietra sopra e lasciamo che tutti vadano in Pacs? Risultato: invece che rimboccarsi le maniche e dare una mano - per quanto possibile - alla famiglia, i nostri attuali governanti studiano tutti gli stratagemmi possibili per affossarla, per dipingerla come un retaggio del passato, per farla apparire inutile agli occhi dei giovani. Perché? Perché affossare la famiglia vuol dire affossare il primato della persona e della società sullo Stato, vuol dire cancellare il ruolo fondamentale di mamma e papà nell'educazione dei figli, vuol dire togliere di mezzo ogni muro di difesa che separa la persona dallo Stato.
…..
Vanno tutte in un'unica direzione la battaglia per i Pacs, per l'eutanasia, per la fecondazione senza limiti (celate magari, con abilità retorica, sotto il nome di «riconoscimento giuridico dei diritti degli individui che fanno parte di unioni civili», di «testamento biologico», di «aiuto alla maternità»). Ed è la direzione dello sganciamento dell'individuo dal suo legame con l'altro, dal suo essere naturaliter costruttore di relazioni (e quindi di societas), uno sradicamento in grande stile dall'appartenenza della persona a una famiglia, a una tradizione, alla «carne» di una storia e di una civiltà. Sganciamento e sradicamento che conducono diritti alla riduzione solipsistica della persona e all'affermazione dello Stato come unica fonte del diritto dell'individuo.
Quello che sta prendendo campo, con le nuove cosiddette «battaglie civili» della sinistra, quindi, è una inedita forma di individualismo di Stato (o, se preferite, di statalismo individualista) che punta alla destrutturazione della società, alla sua atomizzazione, alla sua frantumazione come mezzo per aumentare lo spazio di azione e di controllo del potere statale sulla vita dei cittadini. (ragionpolitica)