25.10.08

LE TRE GRANDI MINACCE AL CATTOLICESIMO


L’attenzione del nuovo presidente della Cei, Angelo Bagnasco, pare essersi spostata sul territorio. Sui suoi problemi, dentro al perimetro delle parrocchie, ma, soprattutto, fuori. In un confronto in cui conta di meno l’influenza della gerarchia sulla formazione delle leggi e di più quella sul costume, sulla cultura, sull’educazione della società italiana. Così, appena gli occhi dei vescovi si sono posati con maggior insistenza sulla concretezza della vita quotidiana degli italiani, sono apparse subito evidenti le tre grandi minacce al cattolicesimo della società d’oggi: il pericolo di uno scontro sociale sul problema dell’immigrazione, la difficoltà di contrastare uno stile di vita edonista e consumistico che tende a trascurare i valori di sacrificio e di impegno richiesti dalla professione della fede, gli effetti di una predicazione affidata a un clero con un’età media molto alta, con una preparazione culturale declinante e anch’essa invecchiata. Un clero, inoltre, abituato, da molto tempo, a una selezione alle maggiori responsabilità fondata più sul criterio della fedeltà e del conformismo e meno su quello della promozione di personalità forti, carismatiche, originali. (continua)