19.2.06

Il Papa a «La Civiltà Cattolica»: «Partecipate al dibattito di oggi proponendo le idee cristiane e difendendole dalle deformazioni»

«Partecipare al dibattito culturale contemporaneo, sia per proporre, in modo serio e nello stesso tempo divulgativo, le verità della fede cristiana in maniera chiara e insieme fedele al Magistero della Chiesa, sia per difendere senza spirito polemico la verità, talvolta deformata anche attraverso accuse prive di fondamento alla comunità ecclesiale». Papa Ratzinger ha disegnato con la consueta lucidità luci e ombre della cultura contemporanea, ma soprattutto ha raccomandato di essere fedeli alla Santa Sede e al «faro» costituito dagli insegnamenti del Concilio Vaticano II.

«La Civiltà Cattolica per essere fedele alla sua natura e al suo compito» deve «rinnovarsi continuamente, leggendo correttamente i "segni dei tempi"». «In realtà - ha proseguito Benedetto XVI - oggi va sempre più affermandosi una cultura caratterizzata dal relativismo individualista e dallo scientismo positivista; una cultura, quindi, tendenzialmente chiusa a Dio e alla sua legge morale, anche se non sempre pregiudizialmente avversa al cristianesimo. È grande perciò lo sforzo che i cattolici sono chiamati a compiere per sviluppare il dialogo con la cultura odierna e aprirla ai valori perenni della Trascendenza».
Il panorama, però, non è così fosco come potrebbe sembrare a prima vista. «Non va dimenticato, infatti, che oggi nel mondo ci sono anche tanti segni di speranza, frutto dell'azione dello Spirito nella storia». Tali sono, ad esempio, «la nuova sensibilità per i valori religiosi da parte di tanti uomini e donne, la rinnovata attenzione nei confronti della Sacra Scrittura, il rispetto dei diritti umani in misura ben maggiore di quanto avveniva anche in un passato recente, la volontà di dialogo con le altre religioni. In particolare, la fede in Gesù può aiutare molti a cogliere il senso della vita e dell'avventura umana, offrendo loro quei punti di riferimento che spesso mancano in un mondo tanto frenetico e disorientato».

«Come faro sulla strada che La Civiltà Cattolica è chiamata a percorrere - fa notare Benedetto XVI - vorrei indicare il Concilio Vaticano II. Le ricchezze dottrinali e pastorali che esso contiene (e, soprattutto, l'ispirazione di fondo) non sono state ancora assimilate appieno dalla comunità cristiana, anche se sono passati 40 anni dalla sua conclusione. Indubbiamente esso ha dato alla Chiesa un impulso capace di rinnovarla e di disporla a rispondere in modo adeguato ai problemi nuovi che la cultura contemporanea pone agli uomini e alle donne del nostro tempo. Si tratta di divulgare e sostenere l'azione della Chiesa in tutti i campi della sua missione. Un particolare impegno deve essere posto nella diffusione della Dottrina sociale della Chiesa». (Avvenire)