8.10.06

LA CORRUZIONE MINA LE BASI DELLA SOCIETA'


La corruzione strumentalizza la persona umana utilizzandola con disprezzo per interessi egoistici. Impedisce il raggiungimento del bene comune perché vi contrappone criteri individualistici, di cinismo egoistico e di illeciti interessi di parte; contraddice la solidarietà, perché produce ingiustizia e povertà, e la sussidiarietà, perché non rispetta i diversi ruoli sociali e istituzionali, ma appunto li corrompe. Va anche contro l'opzione preferenziale per i poveri impedendo che le risorse a loro destinate arrivino correttamente. Essa si contrappone alla destinazione universale dei beni, perché anche quello della legalità è un bene dell'uomo e per l'uomo, destinato a tutti.
Per il superamento della corruzione è positivo il passaggio da società autoritarie a società democratiche, da società chiuse a società aperte, da società verticali a società orizzontali, da società centralistiche a società partecipate.
Ciò non è tuttavia senza pericoli, perché l'apertura può demolire la solidità delle convinzioni morali, la pluralità può impedire solidi legami sociali e minare il consenso etico dei cittadini, la perdita di confini interni ed esterni può facilitare l'esportazione della corruzione.
Se la famiglia non è messa in grado di svolgere il suo compito educativo, se le leggi contrarie all'autentico bene dell'uomo come quelle contro la vita diseducano i cittadini circa il bene, se la giustizia procede con eccessiva lentezza, se la moralità di base viene indebolita dalla trasgressione tollerata, se le condizioni di vita sono degradate, se la scuola non accoglie e non emancipa, non è possibile garantire quella ecologia umana sulla cui mancanza alligna poi anche il fenomeno della corruzione.
La Chiesa, presente oggi in tutte le pieghe della società, può svolgere un ruolo sempre più rilevante nella prevenzione della corruzione, contribuendo efficacemente all’educazione e alla formazione morale dei cittadini, specialmente con i principi orientativi fondamentali della sua dottrina sociale: dignità della persona umana, bene comune, solidarietà, sussidiarietà, opzione preferenziale per i poveri. (Dal documento su “La lotta contro la corruzione” pubblicato recentemente dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace)