2.11.06

IL DESTINO DELLA DEMOCRAZIA E' NELLA DEMOGRAFIA


Antonio Martino ha pubblicato un’interessante riflessione sul problema demografico dell’Europa ricordando che “il destino della democrazia e’ nella demografia”. Questo è vero per la solvibilità del sistema pensionistico pubblico, per le dimensioni della forza lavoro e per il tasso di sviluppo economico.
Secondo Gunnar Heinsohn dell’Università di Brema, UNA NAZIONE SI DEFINISCE MORIBONDA QUANDO IL TASSO DI FERTILITÀ (numero medio annuo di nati vivi per ogni mille donne in età fertile) È PARI O INFERIORE A 1,5. Secondo gli ultimi dati riferiti a 226 Paesi, l’Italia è al 212° posto con un tasso di fertilità pari a 1,28. Sono ben 30 le nazioni europee in stato comatoso e la popolazione europea sta diminuendo proprio mentre sta esplodendo in Africa e Asia.
Nel 2020 ci saranno nel mondo 1 miliardo di uomini in età compresa fra i 15 e i 29 anni; di questi solo 65 milioni saranno europei mentre il mondo islamico ne conterà 300 milioni.
L’Europa ha decuplicato la propria popolazione fra il 1500 e il 1900; il mondo musulmano è riuscito ad ottenerla in soli 100 anni passando da 140 milioni ai 1400 milioni di oggi. Se l’Europa avesse eguagliato la crescita della popolazione degli USA passata da 75 a 300 milioni fra il 1900 ed oggi, la sua popolazione sarebbe oggi di 1,6 miliardi, maggiore di quella della Cina o dell’India.
Il boom della popolazione portò l’Europa a controllare il 90% del globo. Il suo attuale declino prelude alla sua colonizzazione. (nel grafico la crescita della popolazione mondiale)