11.11.06

IL TERRORISMO E' UNA SCELTA PERVERSA E CRUDELE CHE SCALZA LE FONDAMENTA DI OGNI CIVILE CONVIVENZA


<<>Il terrorismo, di qualunque matrice esso sia, è una scelta perversa e crudele, che calpesta il diritto sacrosanto alla vita e scalza le fondamenta stesse di ogni civile convivenza. Se insieme riusciremo ad estirpare dai cuori il sentimento di rancore, a contrastare ogni forma di intolleranza e ad opporci ad ogni manifestazione di violenza, freneremo l’ondata di fanatismo crudele che mette a repentaglio la vita di tante persone, ostacolando il progresso della pace nel mondo. Il compito è arduo, ma non impossibile. Il credente infatti sa di poter contare, nonostante la propria fragilità, sulla forza spirituale della preghiera. Cari amici, sono profondamente convinto che dobbiamo affermare, senza cedimenti alle pressioni negative dell’ambiente, i valori del rispetto reciproco, della solidarietà e della pace. La vita di ogni essere umano è sacra sia per i cristiani che per i musulmani. Abbiamo un grande spazio di azione in cui sentirci uniti al servizio dei fondamentali valori morali. La dignità della persona e la difesa dei diritti che da tale dignità scaturiscono devono costituire lo scopo di ogni progetto sociale e di ogni sforzo posto in essere per attuarlo. E’ questo un messaggio scandito in modo inconfondibile dalla voce sommessa ma chiara della coscienza. E’ un messaggio che occorre ascoltare e far ascoltare: se se ne spegnesse l’eco nei cuori, il mondo sarebbe esposto alle tenebre di una nuova barbarie. Solo sul riconoscimento della centralità della persona si può trovare una comune base di intesa, superando eventuali contrapposizioni culturali e neutralizzando la forza dirompente delle ideologie.>>
Benedetto XVI, rivolgendosi a Colonia ad una delegazione di musulmani, ha condannato il terrorismo di matrice islamica senza se e senza ma. Il Papa eleva il valore della sacralità della vita di tutti a discrimine tra la civiltà e le barbarie. Il Papa rifugge dal dialogo che si consuma nel rito formale e alquanto ipocrita di una stretta di mano a beneficio delle telecamere, investendo i musulmani di un confronto esplicito sull’essenza del sistema di valori fondanti della civiltà umana. Senza concessioni ai temi sociali ed economici (l’emarginazione, la miseria) che accompagnano il fanatismo violento. (vedi l’articolo di Magdi Allam sul Corriere della Sera)