IL VELTRONISMO HA INQUINATO LA FEDE
Certi preti risentono inevitabilmente del clima che li circonda e si sono messi a dipingere Gesù come se fosse qualcuno simile a Veltroni, come se oggi fosse solo giusto e corretto parlare di non vedenti piuttosto che di ciechi, di diversamente abili piuttosto che di zoppi per non urtare le coscienze.
“Invece il cristiano è realista, deve essere realista perché Gesù, prima di tutti, lo era.”
Il risultato è sconfortante: professori che per sfuggire all’anticlericalismo dilagante che li guarda con sospetto sono costretti, nell’ora di religione, a parlare di buonismo commentando magari le cronache dei giornali o le vicende di attualità o parlare di altre religioni.
Messori ricorda che Ratzinger, prima di diventare papa, un giorno gli disse: “Se la Fede sopravvive a 25 mila omelie domenicali in Italia vuol dire che ha una buona resistenza.”
Trenta minuti durante i quali si rischia di sentire di tutto tranne una spiegazione, un commento utile per consolidare la fede dei presenti e per fortificare la visione cattolica della vita, del mondo terreno e dell’altro. Dio conservi a lungo Benedetto XVI (:))
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