ALLARGARE LA RAGIONE
Il riduzionismo, così diffuso oggi, pretende di ridurre il più complesso al più semplice, immagina che le leggi che regolano il livello di base della natura spieghino anche i livelli di complessità superiore. Non è così. Gli elementi di base della vita (gli atomi, le molecole di cui sono composti gli organismi) si comportano come tutti gli altri atomi e le altre molecole, seguendo le medesime leggi; ma le leggi, che governano il funzionamento di un organismo, anche semplice, non sono riducibili a quelle. Intervengono princìpi di funzionamento più complessi, che non sono riscontrabili in nessuno degli elementi di base presi singolarmente. La vita cosciente di un essere umano non può essere ridotta alle leggi che governano il funzionamento dei suoi organi, fosse pure il cervello per il pensiero. Ciascun livello di organizzazione della vita deve essere affrontato con i metodi adeguati: come sarebbe sbagliato studiare le reazioni chimiche che avvengono nel cervello con la psicologia, così è inadeguato studiare il comportamento umano indagando semplicemente le reazioni chimiche che ne stanno alla base.
La realtà è troppo complessa per conoscerla in maniera esauriente. E’ quel che dimenticano i riduzionisti, che tendono invece a imporre la razionalità del momento come se fosse una certezza universale.
Flavio Keller, ordinario di Fisiologia umana e direttore del laboratorio di Neuroscienze delle sviluppo dell'Università Campus Bio-Medico di Roma
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