26.3.08

AL DI SOPRA DI OGNI MALINTESO ECUMENISMO


Il gesto con cui il Papa ha reso cristiano Magdi Allam è importante perché riafferma il diritto di ognuno di noi a vivere la propria fede senza sottostare ad alcuna imposizione esterna. Lo stesso dialogo tra cristiani e islamici, e – più in generale – quello tra Occidente e Islam, non deve muovere da un’accettazione dell’intolleranza che è propria dei musulmani più radicali. Il miglior modo per rispettare il prossimo è sempre quello di non confinarlo nei suoi errori: quanti vivono in maniera fanatica la loro religione devono sapere che esistono persone e culture che considerano sacra la libertà individuale e sono pronti a difenderla in tutti i modi. Ha inteso pure ribadire come la missionarietà sia il senso più autentico del messaggio evangelico. Con quel gesto ha posto il dovere della Chiesa di annunciare Cristo al mondo al di sopra di ogni diplomazia e di ogni malinteso ecumenismo. Quella cristiana è una pretesa di verità che sfida il relativismo. Ad un tempo, il Papa proclama il diritto di ognuno a vivere la propria fede ma non accetta l’equiparazione tra le diverse confessioni. Ritiene legittimo che altre religioni si ritengano la vera fede e si propongano in tal modo al mondo, ma egualmente rivendica questo anche per i cristiani: senza voler trarre alcuna conseguenza giuridica e illiberale da tutto ciò.