2.12.07

CARITA', SPERANZA, FEDE


Come uomini "abbiamo bisogno delle speranze, piu' piccole o piu' grandi, che, giorno per giorno, ci mantengono in cammino. Ma senza la grande speranza, che deve superare tutto il resto, esse non bastano: questa grande speranza puo' essere solo Dio". Lo scrive il Papa nell'enciclica "Spe Salvi". "Il cielo non e' vuoto": esiste Dio ed esiste il Paradiso, anche se non riusciamo a immaginarceli. Grazie al Vangelo, pero', sappiamo che "la vita non e' un semplice prodotto delle leggi e della casualita' della materia". E dunque "la porta oscura del tempo, del futuro, e' stata spalancata". Questa consapevolezza cambia l'esistenza perche' "chi ha speranza vive diversamente".
Eppure, "molte persone rifiutano la fede semplicemente perche' la vita eterna non sembra loro una cosa desiderabile". "Non vogliono affatto la vita eterna, ma quella presente, e la fede nella vita eterna sembra, per questo scopo, piuttosto un ostacolo". E l'ateismo del XIX e del XX secolo e' stato anche "una protesta contro le ingiustizie del mondo e della storia universale". "E' in nome della morale", che si e' contestato Dio: "un mondo, nel quale esiste una tale misura di ingiustizia, di sofferenza degli innocenti e di cinismo del potere, non puo' essere l'opera di un Dio buono". "Che da tale premessa siano conseguite le piu' grandi crudelta' e violazioni della giustizia non e' un caso, ma e' fondato nella falsita' intrinseca di questa pretesa. Un mondo che si deve creare da se' la sua giustizia e' un mondo senza speranza". Con il comunismo, in particolare, "la speranza biblica del regno di Dio e' stata rimpiazzata dalla speranza del regno dell'uomo, dalla speranza di un mondo migliore che sarebbe il vero regno di Dio".
Ma alla fine il marxismo ha lasciato "dietro di se' una distruzione desolante", sottolinea Benedetto XVI che dedica un lungo paragrafo a quello che definisce "l'errore fondamentale di Marx". "Marx non ha solo mancato di ideare gli ordinamenti necessari per il nuovo mondo, dei quali non doveva piu' esserci bisogno. Il suo errore sta piu' in profondita'. Egli ha dimenticato che l'uomo rimane sempre uomo".
Il cristianesimo invece non ha portato "un messaggio sociale-rivoluzionario", perche' "Gesu' non era un combattente per una liberazione politica ma qualcosa di totalmente diverso". "La fede non e' soltanto un personale protendersi verso le cose che devono venire: ci da' gia' ora qualcosa della realta' attesa, una 'prova' delle cose che ancora non si vedono". "Il fatto che questo futuro esista, cambia il presente; il presente viene toccato dalla realta' futura, e cosi' le cose future si riversano in quelle presenti e le presenti in quelle future".