25.2.06

La religione sostegno della libertà


Nella visione di Alexis de Tocqueville, la religione si concilia con la libertà propria delle società democratiche e ne costituisce uno dei maggiori sostegni. C’è dunque un’armonia naturale tra la religione e la libertà le quali, lungi dal nuocersi, rappresentano due tendenze che procedono di comune accordo e si aiutano reciprocamente.
“La religione vede nella libertà civile un nobile esercizio delle facoltà dell’uomo e nel mondo politico un campo aperto dal Creatore agli sforzi dell’intelligenza. Libera e potente nella sua sfera, soddisfatta del posto che le viene riservato, essa sa che il suo impero è altrettanto meglio stabilito che non regnando con le sue sole forze e dominando senza un appoggio sui cuori. La libertà vede nella religione la campagna delle sue lotte e dei suoi trionfi, la culla della sua infanzia, la fonte divina dei suoi diritti. Essa considera la religione come la salvaguardia dei costumi; i costumi come la garanzia delle leggi e il pegno della loro durata”.
Per Tocqueville la religione è connaturata all’uomo, è la forma della sua speranza, radicata nella natura umana, e questa speranza soccorre gli uomini a misura che essi avvertono la miseria della loro condizione: “La religione non è dunque che una forma particolare della speranza, ed è naturale al cuore umano come la speranza stessa. […] L’incredulità è un accidente; la fede sola è lo stato permanente dell’umanità”.