24.6.07

RIGORE SUI VALORI DELLA CIVILTA' OCCIDENTALE


“Al mondo islamico, accanto al segnale di responsabilità e di apertura, va dato anche un segnale di rigore e di intransigenza sui valori della civiltà occidentale. Bisogna essere chiari sul fatto che non rinunceremo mai ai principi della democrazia liberale e dello Stato di diritto. In base a questi principi, la libertà d'espressione è fatta per difendere non solo le idee che si condividono, ma anche quelle che ci appaiono molto riprovevoli. La prospettiva dello Stato etico va contrastata in tutte le sue espressioni. Tutti i simboli religiosi vanno rispettati e occorre forse studiare il modo di conciliare il diritto di espressione con le legittime esigenze della sensibilità religiosa. D'altra parte, anche l'impegno in questo senso può essere sviluppato solo sulla base della premessa che mai e poi mai l'Occidente rinuncerà ai fondamenti della sua civiltà giuridica”. Si deve prendere atto dell'imprescindibilità del dialogo ed incontro con l'islam moderato, ma, al contempo, della necessità di isolare e fronteggiare, orgogliosi delle nostre radici laico-razionali e giudaico-cristiane, l'islamismo fondamentalista, che è un'autentica minaccia all'intera civiltà occidentale. Una generica tolleranza non è più sufficiente. Reciprocità e rispetto sono gli ingredienti necessari al confronto fra cristianesimo ed islam. Il multiculturalismo ed il laicismo, tanto diffusi nei paesi europei, si sono dimostrati essere ricette quanto mai illusorie e lontane dalla realtà, dal momento che mettono al primo posto la comunità di appartenenza (anche quando questa non è democratica) e non la libertà della singola persona. La centralità della persona umana e della sua dignità è il valore assoluto cui ci si dovrebbe conformare per trovare posto e cittadinanza in Europa. Solo così verranno preservati sia la tradizione giudaico-cristiana che l'impianto dello Stato laico di diritto. Qui risiede l'essenza della civiltà occidentale.