IL DISPREZZO PER LA FEDE CATTOLICA
Ed è questo, in fondo, quello che maggiormente infastidisce nel servizio del Tg3: il neanche troppo velato disprezzo per la fede cattolica, non tanto nel suo aspetto dogmatico, quanto nel suo aspetto esistenziale. Risulta intollerabile, agli occhi dei combattenti per la sacra causa del laicismo e del relativismo, che nell'anno 2009, dopo la rivoluzione moderna, dopo le scoperte scientifiche e dopo gli avanzamenti della tecnologia nel dare risposta ai problemi dell'uomo, vi sia ancora chi vede nelle parole «antiche» del Papa la traccia vivente della Verità; chi è disposto a seguire, nell'apparente banalità dell'esperienza quotidiana, il suo insegnamento; chi riconosce nello sguardo del pontefice lo stesso sguardo di colui del quale egli è vicario sulla terra. E, soprattutto, risulta intollerabile, per coloro che hanno fatto della critica alla religione un a-priori ideologico, che vi sia ancora chi si sente investito da un'onda di bene, di amore e di bellezza ogni volta che dalla bocca del successore di Pietro escono le parole che da duemila anni, senza soluzione di continuità, sono fonte di certezza e gioia per miliardi di uomini in ogni angolo della terra. In mancanza di argomenti, deridere i cristiani e la loro fede è l'ultima spiaggia per gli epigoni del triste e ormai inservibile ateismo marxista.