24.2.08

MOSCHE COCCHIERE


Dopo lo schiaffo morale ricevuto da Pechino per il rifiuto di Steven Spielberg a partecipare alla preparazione alle Olimpiadi è scoppiata la grande enfasi sull’avvicinamento fra Cina e Vaticano.
Accennare a miglioramenti dei rapporti con il Vaticano è un modo per distogliere l’attenzione alla condanna internazionale contro l’operato della Cina nel Darfur, che significa bollarla ancora come uno Stato-paria nel rispetto dei diritti umani. Far girare la voce che il papa sarebbe pronto ad andare a Pechino per le Olimpiadi o che c’è un ammorbidimento, è un tentativo di mettersi sotto un ombrello morale, al riparo dalla pioggia di critiche, che accusa la Cina di immobilismo, di non cambiare nulla soprattutto sui diritti umani.
Gli apprezzamenti di Ye e Liu Bainian sembrano l’estremo tentativo di salvarsi da una imminente purga nelle Associazioni patriottiche e nel ministero degli affari religiosi. Sia Ye che Liu sono da decenni a capo delle organizzazioni di controllo delle religioni e della Chiesa cattolica. E sono ormai presi di mira dagli stessi membri delle loro organizzazioni: anzitutto perché le loro cariche stanno durando più di quella del presidente della Repubblica popolare cinese e poi perché in questi anni essi hanno sempre acuito la tensione in Cina e nei rapporti col Vaticano.
Proprio Liu, nell’estate scorsa, ha fatto una campagna contro la Lettera di Benedetto XVI ai cattolici cinesi, accusandolo di “ignoranza” e di voler far ritornare la Chiesa in Cina a una situazione di “colonialismo”. Ye, invece, continua a difendere “l’indipendenza” della Chiesa cinese, contro “l’ingerenza” della Santa Sede nelle nomine dei vescovi.
È probabile che i rapporti fra Cina e Vaticano miglioreranno. Ma forse solo dopo che questi due andranno in pensione.

23.2.08

IL PROBLEMA DI FONDO E' IL DIRITTO ALLA VITA


La legge 194, all’epoca, era stata immaginata come il minore dei mali, come strumento per evitare la vergogna degli aborti clandestini e per difendere in casi eccezionali e limitati la salute della madre. Questo spiraglio ha però banalizzato la scelta tragica dell’aborto, rendendolo di fatto, se non una normale rimozione di gravidanza non desiderata, un’espressione esclusiva della volontà e della libertà di una persona contro un’altra, a sua volta incapace di difendersi; e l’anticamera di autentiche pratiche eugenetiche che, per esempio, in Asia condannano a non nascere milioni di bambine. Il riconoscimento del diritto alla vita, assieme a quelli alla salute, alla libertà e alla proprietà, è stato posto da Locke a fondamento di una società libera. Dunque il dibattito sull’aborto non può limitarsi alla ripetizione di luoghi comuni, eludendo il problema di fondo: il diritto alla vita.

12.2.08

L'AMORE RICHIEDE PARITA' E AUTONOMIA


Sappiamo che l'innamoramento può avvenire fra persone con una grande differenza di età. Agli uomini adulti piacciono le donne giovani mentre le donne giovani sono spesso attratte da uomini più vecchi di loro. Una donna di vent'anni, intelligente e vivace, spesso cerca istintivamente un uomo di trent’anni e oltre, più maturo, con esperienza, fascino. Tutto questo è vero, ma non basta a permettere il rapporto di un uomo di 34 anni con una ragazzina di 13.
E lo stesso vale per una donna adulta. Perché l'amore richiede una parità, una autonomia che qui manca. Un adulto può trascinare un adolescente dove vuole e lui stesso perdere ogni freno, ogni inibizione. Se è permesso andare con una ragazzina di 13 anni, perché non con una di 12, e poi di 11, di 10 fino ad ammettere tutti gli abusi, tutte le sopraffazioni della pedofilia? No. È necessario fissare per legge un limite invalicabile. Perché quando non c'è un limite, tutto diventa lecito. Una legge ha, prima di tutto, una funzione educativa e preventiva. Il suo scopo non è punire il sentimento amoroso, ma evitare che si realizzino le condizioni che favoriscono il nascere di amori pericolosi per la parte più debole.
Solo se sanno che è proibito, che rischiano una grave condanna, gli uomini adulti impareranno a non avvicinare, a non sedurre e a non farsi sedurre da una lolita di 13 anni. L'amore sboccia fra persone che si frequentano e considerano possibile l'amore fra di loro. Stendhal osservava che nessuno si innamora se non spera, sia pure anche solo per un istante, di poter essere ricambiato. Quando un amore viene considerato assolutamente irrealizzabile, non nasce. (Francesco Alberoni)

9.2.08

ALLARGARE LA RAGIONE


Anche all'interno della scienza stessa, le grandi scoperte nascono quando si "allarga la ragione": non quando si affronta un problema specifico, ma quando ci si dedica allo sviluppo di questioni apparentemente astratte. È sorprendente scoprire la corrispondenza tra quel che la ragione scopre anche nelle sue speculazioni più ardite e la struttura della realtà. Come se, come ha segnalato più volte Benedetto XVI, ci fosse un unico disegno dietro alla struttura del mondo e della mente umana che lo indaga. Non bisogna avere nessuna paura nell'affrontare la ricerca in tutti i suoi aspetti. Ed è sempre la storia della scienza che ci insegna a essere cauti, a non fissarci sulla frontiera attuale come se fosse l'ultima, una sorta di Colonne d'Ercole oltre le quali si stende l'oceano dell'irrazionale. Il richiamo del Papa ad allargare la ragione vale innanzitutto per gli scienziati, è possibile usare riduttivamente la ragione anche all'interno stesso della scienza.
Il riduzionismo, così diffuso oggi, pretende di ridurre il più complesso al più semplice, immagina che le leggi che regolano il livello di base della natura spieghino anche i livelli di complessità superiore. Non è così. Gli elementi di base della vita (gli atomi, le molecole di cui sono composti gli organismi) si comportano come tutti gli altri atomi e le altre molecole, seguendo le medesime leggi; ma le leggi, che governano il funzionamento di un organismo, anche semplice, non sono riducibili a quelle. Intervengono princìpi di funzionamento più complessi, che non sono riscontrabili in nessuno degli elementi di base presi singolarmente. La vita cosciente di un essere umano non può essere ridotta alle leggi che governano il funzionamento dei suoi organi, fosse pure il cervello per il pensiero. Ciascun livello di organizzazione della vita deve essere affrontato con i metodi adeguati: come sarebbe sbagliato studiare le reazioni chimiche che avvengono nel cervello con la psicologia, così è inadeguato studiare il comportamento umano indagando semplicemente le reazioni chimiche che ne stanno alla base.
La realtà è troppo complessa per conoscerla in maniera esauriente. E’ quel che dimenticano i riduzionisti, che tendono invece a imporre la razionalità del momento come se fosse una certezza universale.
Flavio Keller, ordinario di Fisiologia umana e direttore del laboratorio di Neuroscienze delle sviluppo dell'Università Campus Bio-Medico di Roma

2.2.08

AFFETTO E RICONOSCENZA


Come si fa a non voler bene a questo Papa? In tempi di incertezze sul futuro e di smarrimento della identità cristiana, di invasione islamica e di paure d'ogni genere, ripropone con la sua persona e il suo insegnamento il cristianesimo nella semplicità della tradizione. Lui, le parole che dice, lo spessore, il rigore, la vastità e la razionalità del suo pensiero, il modo come spiega il Vangelo e i testi dei Padri della Chiesa, con la chiarezza del parroco di montagna e la finezza di un cherubino, ritemprano la mente stanca e il cuore desolato di credenti peccatori e di atei incorruttibili.

1.2.08

LA CHIESA E' VIVA


Tra tante crisi la Chiesa è risorta con una nuova giovinezza, con una nuova freschezza. Nel secolo della Riforma, la Chiesa Cattolica appariva in verità quasi finita. Sembrava trionfare questa nuova corrente, che affermava: adesso la Chiesa di Roma è finita. E vediamo che con i grandi santi, come Ignazio di Loyola, Teresa d'Avila, Carlo Borromeo ed altri, la Chiesa risorge. Trova nel Concilio di Trento una nuova attualizzazione e una rivitalizzazione della sua dottrina. E rivive con grande vitalità. Vediamo il tempo dell'Illuminismo, nel quale Voltaire ha detto: Finalmente è finita questa antica Chiesa, vive l'umanità! E cosa succede, invece? La Chiesa si rinnova. Il secolo XIX diventa il secolo dei grandi santi, di una nuova vitalità per tante Congregazioni religiose, e la fede è più forte di tutte le correnti che vanno e vengono. È così anche nel secolo passato. Ha detto una volta Hitler: «La Provvidenza ha chiamato me, un cattolico, per farla finita con il cattolicesimo. Solo un cattolico può distruggere il cattolicesimo». Egli era sicuro di avere tutti i mezzi per distruggere finalmente il cattolicesimo. Ugualmente la grande corrente marxista era sicura di realizzare la revisione scientifica del mondo e di aprire le porte al futuro: la Chiesa è alla fine, è finita! Ma, la Chiesa è più forte, secondo le parole di Cristo.