16.8.06

IL PAPA CITA CHESTERTON

Benedetto XVI, nel corso dell’intervista coi media tedeschi del 5.8.2006, ha citato Chesterton:
D. Quale ruolo hanno nella vita di un Papa lo humour e le leggerezza dell’essere?
R. di Benedetto XVI: (ride) Io non sono un uomo che inventa continuamente delle barzellette. Ma considero molto importante saper vedere anche l’aspetto divertente della vita e la sua dimensione gioiosa e non prendere tutto così tragicamente. Direi che è anche necessario per il mio ministero. Uno scrittore una volta disse che gli angeli possono volare, perché non si prendono troppo sul serio. E forse anche noi potremmo volare un po’, se non pensassimo di essere così importanti.

SALE SEMPRE LA DOMANDA DI QUALCOSA DI PIU' GRANDE


Nel mondo occidentale oggi viviamo un’ondata di nuovo drastico illuminismo o laicismo, comunque lo si voglia chiamare. Credere è diventato più difficile, poiché il mondo in cui ci troviamo è fatto completamente da noi stessi e in esso Dio, per così dire, non compare più direttamente. Non si beve alla fonte, ma da ciò che, già imbottigliato, ci viene offerto. Gli uomini si sono ricostruiti il mondo loro stessi, e trovare Lui dietro a questo mondo è diventato difficile.
Questo è qualcosa che si verifica in tutto il mondo, in particolare in quello occidentale. D’altra parte l’Occidente oggi viene toccato fortemente da altre culture, in cui l’elemento religioso originario è molto forte, e che sono inorridite per la freddezza che riscontrano in Occidente nei confronti di Dio. E questa presenza del sacro in altre culture, anche se velata in molte maniere, tocca nuovamente il mondo occidentale, tocca noi, che ci troviamo al crocevia di tante culture.
E anche dal profondo dell’uomo in Occidente e in Germania sale sempre nuovamente la domanda di qualcosa “di più grande”. Lo vediamo nella gioventù, nella quale c’è la ricerca di un “più”: in certo modo il fenomeno religione - come si dice - ritorna, anche se si tratta di un movimento di ricerca spesso piuttosto indeterminato. Ma con tutto ciò la Chiesa è di nuovo presente, la fede si offre come risposta. E io penso che proprio questa visita, come già quella a Colonia, sia una opportunità perché si veda che credere è bello, che la gioia di una grande comunità universale significa un sostegno, che dietro di essa c’è qualcosa di importante e che quindi insieme ai nuovi movimenti di ricerca vi sono anche nuovi sbocchi alla fede, che ci conducono gli uni verso gli altri e che sono anche positivi per la società nel suo insieme. (Benedetto XVI – dall’intervista coi media tedeschi del 5.8.2006 in occasione della prossima visita in Germania dal 9 al 14 settembre)

13.8.06

I CEDIMENTI DEL CATTOLICESIMO "ADULTO"

Scrive La Civiltà Cattolica: «Laicismo e intolleranza non sono mali che affliggono la Chiesa soltanto dall'esterno, C'è, per così dire, un "laicismo" interno ad essa, ed è la propaggine dell'osmosi esistente tra una certa parte del mondo cattolico ed il laicismo della cultura dominante. Questo laicismo interno che ha le sue manifestazioni di intolleranza ed è per sua natura più insidioso di quello che attacca la Chiesa dall'esterno, agisce... con la pratica dissoluzione della morale cristiana in nome di una cattolicesimo che si autodefinisce adulto».
Difficile pensare che la scelta del termine «cattolicesimo adulto» - lo stesso usato da Prodi in occasione del referendum dello scorso anno - da parte del quindicinnale dei gesuiti sia casuale e generica, ed anzi proprio il fatto che Prodi non venga mai nominato direttamente ed apertis verbis, com'è nel miglior stile gesuita, lascia intendere che proprio il Professore sia il bersaglio dell'editoriale. Che poi tale «cattolicesimo adulto» venga indicato come un pericolo ancora maggiore del laicismo dichiaratamente anticattolico non fa che rendere in tutta pienezza le dimensioni della preoccupazione della Chiesa e dei suoi vertici per un governo che si sta rivelando nei fatti ostile a quei «principi non negoziabili» di cui parla Benedetto XVI come cardine dell'impegno politico dei cattolici - adulti e non. Il compromesso al ribasso sulle staminali ne è stata la prova provata.

5.8.06

René Magritte: La traversata difficile