Il cattocomunismo ha rappresentato lo sfondo del grande disegno togliattiano dell'«incontro con i cattolici», che per decenni ha dominato la politica della sinistra italiana. Un disegno che nel mondo cattolico-democristiano (non esclusa la Chiesa) ha trovato sempre interlocutori pronti e attentissimi. Questa trama antica e tenace di relazioni, di intese, di sintonie non dette, di affinità profonde, sta oggi andando in pezzi. È lacerata dall'impossibilità di trovare una base economica significativa in comune nel mondo nuovo dominato dal liberismo brussellese; dalla eguale impossibilità di trovare una terza via ideologica in comune, stante l'obbligatoria reverenza liberaldemocratica a cui tutti sono ormai tenuti. Ma soprattutto la prospettiva cattocomunista è squarciata dal dissidio radicale - e che sembra destinato a radicalizzarsi sempre di più - proprio su quel terreno dei valori che un tempo, viceversa, era forse quello che più teneva insieme cattolici e comunisti. Questi ultimi, divenuti post, e andata perduta ormai ogni vestigia sociale di «popolo», appaiono totalmente assorbiti entro un orizzonte «borghese» che in nulla più si distingue da quello del resto della società italiana, un orizzonte definito da un fortissimo soggettivismo etico, da una spinta edonistico-acquisitiva, da un programmatico relativismo culturale, perfino ormai tentato dai fremiti dell' anticlericalismo. Il mondo cattolico e la Chiesa si trovano invece sulla sponda opposta: impegnati, come sanno e come possono, a combattere proprio contro il bagaglio etico e ideologico che oggi a sinistra raccoglie i maggiori consensi. È, la loro, una battaglia disperata, ma nobile e importante come spesso sono le battaglie delle minoranze contro le opinioni, e l'inevitabile conformismo, delle maggioranze. Quale che sia il suo esito, appare però chiaro che comunque anche su questo piano l'antico dialogo con i cattolici tanto caro alla sinistra di ispirazione comunista ha ormai perduto ogni possibile verosimiglianza; e con esso sembra ormai finita pure la lunga stagione del cattocomunismo.